
Tutte le Tecniche per Coltivare i Pomodori: in casa, in vaso, in serra e con l’idroponica
Giorgia
- 0
- 64
Coltivare i pomodori – veri grandi protagonisti della cucina estiva e in particolare della tradizione mediterranea – rappresenta spesso il primo passo per iniziare a prendere confidenza con il lavoro e la cura della terra. Generalmente questa attività appassiona così tanto da condurre alla creazione di un vero e proprio orto in casa, in giardino, in vaso, in una serra o all’interno di una grow room. Chiunque inizi a coltivare il pomodoro aspira – prima o poi – a ottenere il pomodoro ideale: rosso, polposo, succoso, liscio e dalla forma perfetta. E naturalmente saporito.
Ma come si coltiva il pomodoro ideale?
Sicuramente, uno dei consigli fondamentali per poter coltivare il pomodoro migliore è scegliere i semi delle varietà più resistenti, per poi prendersi cura correttamente della propria coltivazione, prevenendo i problemi e agendo subito in caso di criticità, come malattie o parassiti.
In questa guida dedicata alla coltivazione del pomodoro troverete illustrate tutte le tecniche utilizzabili e gli istrumenti utili a vostra disposizione: dai metodi tradizionali a quelli idroponici, gli attrezzi necessari, le cose da sapere per evitare problemi e ottenere un raccolto soddisfacente e alcune curiosità e trucchetti che possono fare la differenza. Iniziamo con l’affrontare la scelta delle specie da poter coltivare. Quanti tipi di pomodori esistono? Quali sono le qualità principali e più diffuse che vale la pena coltivare?
Tipi e qualità principali di pomodori: San Marzano, Cuore di Bue, Ciliegino e altri
I pomodori che generalmente si coltivano nell’orto di casa, in vaso o all’interno di ambienti chiusi con tecniche idroponiche appartengono tutti a varietà utilizzate e consumate a crudo, generalmente in insalate. Per questo vengono chiamati comunemente anche “pomodori da mensa”. Generalmente si raccolgono ancora un po’ verdi, si raccolgono in cassette di legno o plastica e si attende che arrivino a maturazione.
I pomodori di questo genere riescono a raggiungere dimensioni piuttosto grandi e possono avere una superficie più o meno liscia o costoluta a seconda della varietà specifica coltivata. Tra i tipi di pomodori principali, maggiormente diffusi nelle coltivazioni domestiche e comunemente consumate a tavola, troviamo le seguenti varietà (elencate in ordine alfabetico):
Ciliegina: comunemente chiamati e conosciuti con il nome di ciliegini, i pomodori appartenenti a questa varietà molto conosciuta e apprezzata sono piccoli e dolci (da qui deriva il loro nome) e crescono a fitti grappoli. Proprio per questa ragione, nel crescere, le piante richiedono il sostegno di supporti ad hoc e – allo stesso tempo – sono in grado di adattarsi a condizioni ambientali e climatiche molto diverse.
Compra qui il tuo kit bio indoor per la coltivazione dei tuoi ortaggi
Ciliegino nero Black Cherry: dal colore decisamente originale, il pomodoro ciliegino nero ha un aspetto davvero particolare e un gusto unico. Dai tratti acidi e dal sapore intenso, questo pomodoro è ricco di licopene – da cui deriva il colore rosso scuro che sfocia nel nero intenso – una sostanza in grado di contrastare i radicali liberi e aiutare nella prevenzione del cancro.
Cuore di bue: pomodoro molto famoso e perfetto soprattutto per la preparazione di insalate e panzanelle, presenta una superficie costoluta e regolare; ha una buccia piuttosto sottile e una polpa ricca, soda e compatta. Ha dimensioni molto grandi ed è particolarmente apprezzato per il suo sapore intenso. Qui sono disponibili i semi di cuore di bue biologici.
Costoluto fiorentino o genovese: per l’aspetto si avvicina molto al cuore di bue, ma è di dimensioni più piccole e dalla forma più aggraziata. Anche questo è un pomodoro molto carnoso, perfetto da servire in insalate, ma ideale anche per la preparazione di sughi e salse. La sua coltivazione è piuttosto semplice e alla portata tutti e le sue dimensioni rendono possibile e facilmente gestibile anche la coltura in vaso.
Coltiva anche gli alchechengi!
Green Zebra: questa varietà di pomodoro – di colore verde acceso e con striature giallastre – si è diffusa moltissimo negli ultimi anni, mentre in precedenza era semi-sconosciuta. Il frutto ha una forma tondeggiante, dimensioni medio-piccole e – come suggerisce il suo colore – ha un ottimo sapore intenso e marcatamente acidulo. Ideale per chi ama il gusto autentico del pomodoro acerbo, è invece sconsigliato a chi ama il tradizionale gusto dolce.
Marmande: questa tipologia di pomodoro rappresenta una varietà molto antica. La sua forma ricorda quella del cuore di bue, ma ha dimensioni più piccole, è meno costoluto e si caratterizza per una superficie più liscia. Si raccoglie quando è ancora verde e si consuma – anche questo – crudo, all’insalata.
Pomodoro Nero di Crimea: molto simile – per colore e forma – al Ciliegino Nero Black Cherry, il Pomodoro Nero di Crimea è anch’esso ricchissimo di licopene e ha dimensioni leggermente superiori. Sulla sua superficie molto liscia presenta delle striature di colore più chiaro (simile al marrone). Anche questo pomodoro è perfetto da consumare crudo, soprattutto per non alterare e disperdere le proprietà benefiche contenute al suo interno.
Qui è possibile comprare i semi di pomodoro Nero di Crimea.
Pantano romanesco o romano: questo pomodoro – dal sapore intenso, dolce e deciso – ha un aspetto costoluto ed è una delle varietà più diffuse sulle tavole del centro Italia, come suggerisce il nome stesso. Ideale per gli orti domestici, il pantano romanesco – o romano – ha il vantaggio di offrire una raccolta scalare, che consente di avere pomodori sempre disponibili – e in quantità gestibili – per un periodo piuttosto lungo.
Pomodoro Rio Grande: questa varietà di pomodoro cresce generalmente molto abbondante e vigorosa. Il suo frutto è caratterizzato da un colore rosso vivo, la forma è a uovo, la buccia piuttosto spessa, la polpa molto soda e compatta. Per le sue ottime caratteristiche, questo pomodoro è ideale per la preparazione di salse e pelati, ma anche per l’essiccazione in forno e la conservazione in barattolo sott’olio.
La coltivazione di questa varietà di pomodoro non richiede particolari sforzi e non ha bisogno di sostegni.
Pomodoro Rosa di Berna: come suggerisce il nome, questo pomodoro ha origini elvetiche; ha dimensioni medie, un colore rosso pallido ed è caratterizzato da una polpa molto compatta e carnosa, da un contenuto ridotto di semi e un gusto molto delicato. Il suo nome deriva probabilmente dalla forma – che ricorda il profilo di una rosa – che questo frutto assume quando viene tagliato orizzontalmente.
Pomodoro Zuckertraube: La pianta di questo pomodoro è estremamente vigorosa e florida; i frutti – che crescono a grappolo – hanno una superficie estremamente liscia e rossa; la polpa è molto dolce e gustosa e presenta un buon equilibrio tra il livello di dolcezza e il tasso di acidità.
Principe borghese: Questa varietà di pomodoro è molto antica e la sua pianta è piuttosto forte e florida nella produzione. È il tipico pomodoro vesuviano, che può essere conservato appeso, in grappoli, anche per diversi mesi (riesce ad arrivare tranquillamente fino al mese di gennaio). La forma di questo frutto è a goccia e termine con una punta affusolata, mentre la buccia è piuttosto spessa.
Pomodori da salsa
Il pomodoro destinato alla produzione del sugo deve essere piuttosto compatto, con la polpa carnosa, e contenere un quantitativo ridotto di acqua. Se decidete di coltivare i pomodori per fare il sugo e imbottigliarlo per l’inverno, dovrete selezionare piante dalla produzione elevata, che non abbiano una raccolta scalare, in modo da poter lavorare i pomodori e preparare la salsa in una unica volta.
Pomodoro San Marzano: è la varietà di pomodoro più conosciuta e diffusa per la salsa, ma si usa comunemente anche fresco, per la preparazione di insalate e piatti freddi. Il frutto ha una forma allungata, contiene poca acqua e cresce a grappolo. Qui sono disponibili i semi di pomodoro San Marzano per coltivarli in casa.
Pomodoro Roma: questa varietà di pomodoro presenta dei frutti dalle dimensioni piuttosto ridotte e la sua polpa è molto carnosa; è una qualità con un tasso di acidità piuttosto ridotto ed è ideale per la preparazione del sugo da imbottigliamento.
Pomodoro Pachino IGP: originario di Israele, ma adottato dalla Sicilia, questa speciale varietà di pomodoro dalle dimensioni molto piccole si differenzia dagli altri pomodori per la sua tipica forma a ciliegia. Cresce a grappolo e ha un sapore dolcissimo e intenso.
Pomodoro Pepe: si tratta di un pomodoro di origine giapponese che si caratterizza per una produzione estremamente florida e precoce. Il pomodoro Pepe ha una forma tonda perfetta e un sapore decisamente intenso e dolce.
Pomodoro Palla di Fuoco: si tratta di una delle famiglie di pomodori più diffuse, apprezzate e coltivate dai produttori professionisti, perché si caratterizza per una produzione precoce e anche piuttosto abbondante.
Il Pomodoro Beefmaster: si differenzia dagli altri pomodori per le dimensioni molto grandi dei suoi frutti e per il suo sapore intenso. Se correttamente fertilizzato, ogni pomodoro può crescere tantissimo, fino ad arrivare a pesare anche 450 g.
Come coltivare pomodori dal seme
Se desiderate coltivare i pomodori partendo dai semi, l’operazione è leggermente più complessa rispetto alla messa in vaso delle piantine, ma è sicuramente un’esperienza che regala maggiori soddisfazioni. Per partire dai semi è possibile utilizzare i semenzai biodegradabili studiati ad hoc, ma è importante capire qual è il momento adatto per iniziare la coltivazione, perché – se non si dispone di una grow room o di una piccola serra – questo dipende molto dalla zona geografica in cui vi trovate.
Per seminare il pomodoro occorre attendere orientativamente il periodo di aprile (dopo le gelate e il periodo di grande freddo): prendete un semenzaio, versate del terriccio, poi inserite due semi di pomodoro in ogni scomparto, avendo cura di posizionarli in piccole buche profonde circa mezzo centimetro. Ricoprite i semi con altro terriccio e irrigate abbondantemente ogni scomparto.
Posizionate il semenzaio in un punto luminoso del terrazzo o del giardino, dove ci sia la luce diretta del sole: a questo punto l’unica accortezza che dovrete avere è tenere il suolo costantemente umido. In questo modo, i semi inizieranno a germinare e saranno pronti nell’arco di circa dieci/quindici giorni.
Se avete scelto di coltivare il pomodoro direttamente in pieno campo, seminate in buchette disposte in fila a 50 cm l’una dall’altra. Se avete bisogno di più file, distanziatele tra loro di circa 1 metro. Il rispetto delle distanze minime tra le piante consente loro di avere a disposizione sufficiente spazio per svilupparsi ed evita il formarsi di pericolose sacche di umidità, caratteristiche di impianti troppo fitti.